ACQUAFORTE
Furono il Durer in Germania e il Parmigianino in Italia a sperimentare l’acquaforte intorno al 1500.
Su una lastra di metallo si stende un mordente o resina e si incide con una punta acuminata senza intaccare il metallo. Si immerge la lastra nell’acquaforte ( acido nitrico ) per un tempo più o meno lungo a seconda della profondità dei segni che si vogliono ottenere. L’acido, penetrando solo dove è stato asportato il mordente, corrode le parti scoperte incidendole. La lastra viene inchiostrata e dopo varie morsure si pulisce e si stampa.
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