mercoledì 25 aprile 2007

L'incisione nell'800

Nel secolo XIX la società si accorge che la comunicazione libraria è una necessità. Accanto alle tecniche incisorie dei secoli scorsi, si aggiungono quella su acciaio e la litografia. Diventano frequenti le illustrazioni a colori.
Il 1800 è l’ultima grande stagione dell’arte calcografica, ma alla massima espansione del mercato coincide il declino del settore.
L’incisione era monopolizzata dalla Calcografia camerale che dava lavoro a famosi artisti.
Il più importante del secolo è Luigi Rossini 1790-1857. Studia a Bologna
formandosi all’ Accademia delle belle arti e vince il premio Italico consistente in un soggiorno romano di tre anni presso Palazzo Venezia.
A Roma scopre il Piranesi che ha un’avviata calcografia. Rossini si inserisce nella tradizione vedutistica che dopo di lui si conclude. Per sua fortuna vive nel periodo della nascita dell’archeologia, i monumenti vengono liberati da terra ed erbacce e tornano alla luce, così che può disegnarli come erano.
Si ispira a Piranesi ma è privo della sua genialità, non riesce a emularne il fascino e il senso della tragedia.
Dopo che Francesco Piranesi chiude la bottega del padre e porta i rami a Parigi, il mercato calcografico rimane scoperto, ne approfitta Rossini, che apre una sua stamperia.
Nel 1817 pubblica il frontespizio delle Antichità di Roma, divise in 40 vedute e nel 1818-9 edita la “ Raccolta di 50 principali vedute “ in 50 tavole. Nel foglio 19 “ Veduta del quartiere degli svizzeri “disegna due guardie di ronda con alabarda.
Chiama a collaborare Bartolomeo Pinelli, che aggiunge alle sue architetture figurine di vita popolare. Nel 1837 Rossini viene nominato membro della Pontificia accademia di S. Luca.
Un francese, Jean-Baptiste Thomas,1791-1834, pittore e litografo attratto dalla città, soggiorna a Roma per due anni e incide “ Un an à Rome et dans ses environs “.Si appassiona alla cultura popolare romana e insieme alle immagini scrive commenti a fianco delle tavole. E’ una straordinaria testimonianza con la rappresentazione delle feste religiose e solennità civili. L’opera del Thomas è un documento indispensabile per la conoscenza delle tradizioni popolari, le feste, le corse dei cavalli e i costumi, in particolare gli abiti delle confraternite.
Antonio Acquaroni, 1801-1874, esegue una serie di vedute romane per conto della Calcografia presso la quale era impiegato “ Buoni punti delle più interessanti vedute di Roma.”
Francis Wey scrive e fa illustrare un grande libro su Roma descrivendola in modo nuovo e originale. Non si limita a una guida sulla città antica e i suoi monumenti, ma come in un romanzo narra i quartieri e le cerimonie alle quali assiste. Per lui Roma è un “ mondo,” tutto quello che c’è stato di grande in occidente qui ha lasciato tracce, ha il culto del bello e il rispetto per la grandezza.Nel secolo XIX la società si accorge che la comunicazione libraria è una necessità. Accanto alle tecniche incisorie dei secoli scorsi, si aggiungono quella su acciaio e la litografia. Diventano frequenti le illustrazioni a colori.
Il 1800 è l’ultima grande stagione dell’arte calcografica, ma alla massima espansione del mercato coincide il declino del settore.
L’incisione era monopolizzata dalla Calcografia camerale che dava lavoro a famosi artisti.
Il più importante del secolo è Luigi Rossini 1790-1857. Studia a Bologna
formandosi all’ Accademia delle belle arti e vince il premio Italico consistente in un soggiorno romano di tre anni presso Palazzo Venezia.
A Roma scopre il Piranesi che ha un’avviata calcografia. Rossini si inserisce nella tradizione vedutistica che dopo di lui si conclude. Per sua fortuna vive nel periodo della nascita dell’archeologia, i monumenti vengono liberati da terra ed erbacce e tornano alla luce, così che può disegnarli come erano.
Si ispira a Piranesi ma è privo della sua genialità, non riesce a emularne il fascino e il senso della tragedia.
Dopo che Francesco Piranesi chiude la bottega del padre e porta i rami a Parigi, il mercato calcografico rimane scoperto, ne approfitta Rossini, che apre una sua stamperia.

Nel 1817 pubblica il frontespizio delle Antichità di Roma, divise in 40 vedute e nel 1818-9 edita la “ Raccolta di 50 principali vedute “ in 50 tavole. Nel foglio 19 “ Veduta del quartiere degli svizzeri “disegna due guardie di ronda con alabarda.
Chiama a collaborare Bartolomeo Pinelli, che aggiunge alle sue architetture figurine di vita popolare. Nel 1837 Rossini viene nominato membro della Pontificia accademia di S. Luca.
Un francese, Jean-Baptiste Thomas,1791-1834, pittore e litografo attratto dalla città, soggiorna a Roma per due anni e incide “ Un an à Rome et dans ses environs “.Si appassiona alla cultura popolare romana e insieme alle immagini scrive commenti a fianco delle tavole. E’ una straordinaria testimonianza con la rappresentazione delle feste religiose e solennità civili. L’opera del Thomas è un documento indispensabile per la conoscenza delle tradizioni popolari, le feste, le corse dei cavalli e i costumi, in particolare gli abiti delle confraternite.
Antonio Acquaroni, 1801-1874, esegue una serie di vedute romane per conto della Calcografia presso la quale era impiegato “ Buoni punti delle più interessanti vedute di Roma.” Nel foglio 45 “ Interno di S. Pietro “ a sinistra c’è una Guardia svizzera con alabarda.
Ricciardelli nelle sue “ Vedute delle porte e mura….”al foglio 24, sotto la porta di Alessandro VI al recinto leonino mette una guardia sullo sfondo.
Francis Wey scrive e fa illustrare un grande libro su Roma descrivendola in modo nuovo e originale. Non si limita a una guida sulla città antica e i suoi monumenti, ma come in un romanzo narra i quartieri e le cerimonie alle quali assiste. Per lui Roma è un “ mondo,” tutto quello che c’è stato di grande in occidente qui ha lasciato tracce, ha il culto del bello e il rispetto per la grandezza.
Descrivendo una cerimonia vaticana, dice delle guardie svizzere : l’uniforme tudesque et archaique des gardes pontificales qui rappelle les milices de Gessler dans Guillaume Tell et, pour les hommes armés de toutes pièces, les guerriers des miniatures du Froissard, offre l’aspect étrange, inusité dans un édifice historique, de figures vivantes antérieures par le costume au monument où on les voit se mouvoir.
Le immagini con guardie sono: La grande penitenza, Svizzero con spada a due mani, Guardia svizzera, Ostensione delle reliquie, Mazziere, Corteo al Laterano, Corteo pontificio, Cardinale che entra in Vaticano, L’entrata nella cappella sistina, La sistina, .
Felix Benoist 1818-1896, produce le 100 tavole di “ Rome dans sa grandeur,” che è
l’ultima rappresentazione della corte pontificia.
Nel 1798 Senefelder inventa la litografia, che finisce per sostituire le tecniche tradizionali per i vantaggi pratici ed economici che comporta.
Il commercio delle stampe si sposta nel nord Italia, dove grandi editori gestiscono tutto il mercato editoriale, la divulgazione calcografica è affidata a ditte che pubblicizzano i loro prodotti attraverso cataloghi descrittivi.
Dalla vedutistica si passa all’età romantica, il mercato chiede ritratti e paesaggi pittorici, va di moda l’immagine colorata per la borghesia che colleziona stampe
d’arredo.
Molti artisti si trasferiscono in Francia e soprattutto in Inghilterra, dove la Royal Academy, riunisce i maggiori pittori e incisori dell’epoca.

Felix Benoist 1818-1896, produce le 100 tavole di “ Rome dans sa grandeur,” che è l’ultima rappresentazione della corte pontificia.
Nel 1798 Senefelder inventa la litografia, che finisce per sostituire le tecniche tradizionali per i vantaggi pratici ed economici che comporta.
Il commercio delle stampe si sposta nel nord Italia, dove grandi editori gestiscono tutto il mercato editoriale, la divulgazione calcografica è affidata a ditte che pubblicizzano i loro prodotti attraverso cataloghi descrittivi.
Dalla vedutistica si passa all’età romantica, il mercato chiede ritratti e paesaggi pittorici, va di moda l’immagine colorata per la borghesia che colleziona stampe d'arredo.
Molti artisti si trasferiscono in Francia e soprattutto in Inghilterra, dove la Royal Academy, riunisce i maggiori pittori e incisori dell’epoca.

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